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Komb(w)ine, una nuova categoria enologica naturalmente senza alcol per rispondere alle esigenze del mercato

Foto di Gaia Menchicchi
Foto di Gaia Menchicchi

Il founder di “Evoluzioni - the good for you beverage company”, Ettore Ravizza, e l’enologo Andrea Moser, ideatore dei Temporary Wine, hanno dato vita ad un nuovo prodotto, che combina naturalmente le regole del vino con quelle della kombucha

 

PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA, RISERVATA ALLA STAMPA:

Vinitaly, Verona, lunedì 7 aprile h. 10:00

Padiglione 5 Stand F4


Sarà presentato a Vinitaly Komb(w)ine, un prodotto naturalmente analcolico che parte dal mosto con l’ambizione di aprire la strada a una nuova categoria enologica. Nato dall’expertise di Ettore Ravizza - produttore di kombucha e founder di “Evoluzioni - the good for you beverage company” - e dell’enologo Andrea Moser - patron della società di consulenza AMProject e ideatore dei Temporary Wine - è un prodotto innovativo e benefico a base di tè biologico e mosto d’uva monovarietale, attivato dall’aggiunta di SCOBY (Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast). Questa madre di lieviti e batteri è artefice del processo di fermentazione e di eliminazione dell’alcol dal mosto d’uva, grazie all’azione dei batteri che lo consumano trasformandolo in acido organico.


Kom(b)wine rappresenta una novità assoluta nel panorama enologico che riempie una nicchia di mercato sempre più ricercata e lo fa in modo sostenibile, perché è realizzato con un metodo naturale, senza l’utilizzo di macchinari ad alto consumo energetico. Inoltre viene prodotto senza sprechi, impiegando il mosto d’uva che le cantine avrebbero scartato.

 

“Komb(w)ine è un ponte tra passato e futuro, dove la tradizione si rinnova senza perdere la propria essenza”, dichiara Ettore Ravizza, founder di Evoluzioni. “Non un’alternativa al vino, né una sua versione privata dell’alcol, ma una nuova espressione di gusto e profondità. Qui la sapienza enologica incontra l’arte della fermentazione in un equilibrio inedito, dando vita a una bevanda che parla il linguaggio della curiosità, dell’innovazione e della natura”.


Dal sapore intenso ed elegante, Komb(w)ine è pensata per essere consumata in purezza o in raffinati pairing proponendosi anche come un’interessante opzione analcolica per tutti coloro che per scelta o per necessità non vogliono bere alcol. Inoltre, è una nuova possibilità per sommelier e ristoratori nel mondo del fine dining, come nuova idea di abbinamento. Alla pari di un vino, infatti, si può realizzare in versione monovarietale o in blend, garantendo sapori e aromi sempre nuovi.

 

“Sono innumerevoli i motivi che ci hanno spinti a immaginare una nuova strada per il vino e a ideare un prodotto in grado di essere una valida scelta per tutti”, commenta l’enologo Andrea Moser. “Tra questi c’è sicuramente la voglia di contribuire alla salvaguardia del Pianeta, fornendo un’alternativa sostenibile al vino dealcolato, la cui produzione non è in linea con questo valore centrale e fondante per noi. Sempre più, inoltre, si presenta l’esigenza di uno stile di vita salutare, che passa anche attraverso il consumo di prodotti analcolici, buoni e utili al nostro benessere. Trovare una mediazione tra il mondo del vino e quello della kombucha, condividendo le nostre professionalità, rende questo progetto ancora più utile a un settore che deve reinventarsi per poter resistere a questo momento così complesso”.

 

Komb(w)ine nasce dalla vigna ma ha in sé qualcosa di più di un vino: mantiene vive tutte le sue proprietà benefiche derivanti dal processo di fermentazione. Proprio come una kombucha, è ricco di acidi organici, antiossidanti, minerali e amminoacidi, oltre che di batteri e lieviti buoni e vitali. Sostiene, inoltre, il sistema immunitario, aiuta la digestione e aumenta la vitalità e la biodiversità del microbiota intestinale.

 

Disponibile in formato bottiglia da 750 ml, sarà acquistabile per l’Italia su  https://thewinegamblersroom.it/.

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